Tumori Ginecologici
Che cosa sono i tumori ginecologici?
Rientrano tra i tumori ginecologici i tumori alla Cervice uterina (o collo dell’utero), i tumori all'Utero (corpo dell’utero), i tumori alla Vagina, i tumori alle Ovaie.
Tumore alla Cervice uterina
Le neoplasia della cervice uterina possono avere origine da una delle due tipologie cellulari che la rivestono (squamose e ghiandolari), che possono quindi dare origine a carcinomi a cellule squamose, più frequenti, o adenocarcinomi (circa il 10-15% delle diagnosi).
Il fattore eziologico di questa neoplasia è rappresentato dall’infezione persistente da Papilloma virus (HPV), a trasmissione per via sessuale, e i fattori di rischio riguardano fondamentalmente tutte le condizioni che favoriscono l’infezione quali il basso livello socio-economico (con scarso accesso alla prevenzione), il numero di partner, la giovane età di inizio dell’attività sessuale e la parità. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace nella prevenzione: lo screening mediante Pap-test e la recente aggiunta della ricerca del test virale hanno contribuito alla riduzione di incidenza e mortalità per la neoplasia. La lunga fase preclinica della malattia e la possibilità di diagnosticare e asportare sotto guida colposcopica le lesioni precancerose (displasia severa H-SIL) costituiscono i punti di forza di questo programma di prevenzione secondaria.
Nel 2024, sono attese circa 2.800 nuove diagnosi (1,3% di tutti i tumori incidenti nelle femmine), con una maggiore frequenza nella fascia giovanile (4% dei casi, quinta neoplasia più frequente).
Tumori all'Utero
I tumori del corpo dell’utero originano nel circa 80% dei casi dall’endometrio e riguardano in una percentuale molto elevata donne in menopausa: in questo caso l’istologia è quasi sempre quella dell’adenocarcinoma.
Nel caso in cui la malattia abbia origine dalle cellule muscolari che compongono lo strato più esterno del corpo uterino, si parla di sarcomi uterini, una tipologia di neoplasie più rare ed eterogenee (in circa il 2% dei casi di tumore del corpo uterino si tratta di leiomiosarcomi, mentre i sarcomi endometriali stromali ne rappresentano circa l’1%).
Nel 2024 si sono avuti 8.652 casi di tumori del corpo uterino. Questa, infatti, rappresenta la terza neoplasia più frequente nella donna nella fascia di età compresa tra 50 e 69 anni. Esistono, inoltre, forme tumorali che presentano caratteristiche miste tra adenocarcinomi e sarcomi: in questo caso si parla di carcinosarcomi uterini.
FONTE: AIOM
Tumori alla Vagina
I tumori della vagina rappresentano circa il 5% delle neoplasie che colpiscono l’apparato genitale femminile. La patologia può colpire persone di tutte le età, ma nella maggior parte dei casi la diagnosi riguarda donne oltre i 50 anni (oltre i 70 anni nella metà dei casi) e molto più raramente donne di età inferiore ai 40 anni. Uno dei fattori di rischio più importanti per le neoplasie della vagina è rappresentato dall’infezione da Papillomavirus. L’esposizione in utero al dietilstilbestrolo (DES), un farmaco che veniva prescritto tra il 1940 e il 1970 per prevenire l’aborto, ha dimostrato essere un fattore predisponente allo sviluppo di questo tipo di tumore.
L’istologia più frequente è quella del carcinoma squamoso, che comunemente trae origine nella zona vicina alla cervice uterina da una lesione precancerosa (VAIN, dall’inglese vaginal intraepithelial neoplasia) che può in seguito diventare tumore anche a distanza di parecchi anni. Meno frequenti sono gli adenocarcinomi della vagina, che originano dalle cellule ghiandolari e rappresentano circa il 15% di tutte le neoplasie ad origine vaginale. Molto più rari sono i sarcomi ed i melanomi vaginali.
Tumori alle Ovaie
Il tumore dell’ovaio primitivo ha origine dalla divisione incontrollata delle cellule che lo compongono. Dal punto di vista istologico, a seconda del tipo cellulare da cui prendono origine, possono essere suddivisi in:
Tumori epiteliali, ad origine dalle cellule che rivestono l’ovaio, che rappresentano circa il 60% di tutte le neoplasie ad origine ovarica e colpiscono donne sia in età riproduttiva che post-menopausale. Tra i tumori epiteliali dell’ovaio le forme sierose di alto grado ne rappresentano circa il 70% e sono associate nel 50% dei casi a deficit genetici che alterano i meccanismi di riparazione dei danni al DNA.
Tumori stromali, che rappresentano circa il 4% delle neoplasie ovariche;
Tumori germinali, che derivano dalle cellule da cui hanno origine gli ovuli; costituiscono il 15-20% delle neoplasie ovariche, sono maligni solo nel 5% dei casi, e solitamente diagnosticati nel 40-60% dei casi in età inferiore a 20 anni.
Secondo i dati AIOM/AIRTUM, nel 2024 si sono avute circa 5400 nuove diagnosi di tumore dell’ovaio, con una mortalità stimata per lo stesso anno di circa 3000 decessi.
Tumori della Vulva
I tumori della vulva non sono molto frequenti e rappresentano circa il 5% di tutti i tumori ginecologici.
La patologia può colpire persone di tutte le età, ma nella maggior parte dei casi la diagnosi riguarda donne dai 70 anni in su.
L’età (>70 anni) e stili di vita non salutari (tabagismo) rappresentano i fattori di rischio più comuni per lo sviluppo dei tumori della vulva. Anche l’infezione di virus quali HPV e HIV e stati di immunodeficienza possono essere legati all’aumento del rischio di tumore di vulva. Altre condizioni come la presenza di neoplasia intraepiteliale vulvare (VIN, una condizione precancerosa), altri tumori dell’area genitale, lichen sclerosus o melanoma o nevi (nei) atipici rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo del carcinoma vulvare.
Quali sono i sintomi più comuni di presentazione della malattia?
I sintomi dei tumori ginecologici variano in base all’organo coinvolto e alla fase della malattia. Uno dei sintomi più frequenti dei tumori dell’utero (endometrio e cervice) e della vagina è rappresentato dal sanguinamento vaginale anomalo, in quantità variabile da striature a vere e proprie emorragie, che può comparire in corso di menopausa o in un momento diverso rispetto a quanto previsto nel normale ciclo mestruale oppure dopo un rapporto sessuale. Altri sintomi, tipici soprattutto delle fasi più avanzate, includono perdite vaginali anomale maleodoranti, dolori nella regione pelvica o lombare, dolore durante i rapporti sessuali, costipazione o difficoltà ad urinare.
I tumori dell’ovaio sono di solito asintomatici nelle fasi iniziali, rendendo una diagnosi precoce alquanto difficile. Nelle fasi più avanzate, sintomi aspecifici quali addome gonfio, aerofagia e bisogno frequente di urinare dovrebbero portare le donne ad eseguire una valutazione ginecologica ed un’ecografia pelvica o transvaginale di controllo.
I tumori della vulva possono essere del tutto asintomatici almeno nelle prime fasi o dare origine a sintomi generici attribuibili anche ad altre patologie non di tipo oncologico. Nelle forme avanzate, la maggior parte delle donne si presenta al medico con una tumefazione, associata a prurito, e talvolta a dolore o bruciore o sanguinamenti soprattutto nelle forme avanzate.
È fondamentale non sottovalutare questi segnali e consultare uno specialista per un’adeguata valutazione clinica.
Come si cura?
La radioterapia è essenziale nel trattamento dei tumori ginecologici. Nella cervice uterina, negli stadi localmente avanzati, insieme alla chemioterapia ed in recentissimi trial anche all’immunoterapia è in grado di curare la malattia senza ricorrere all’intervento chirurgico. Nei tumori del corpo dell’utero, il trattamento post-operatorio viene utilizzato per eliminare cellule tumorali residue.
La brachiterapia, oggi chiamata radioterapia interventistica, è una forma di radioterapia interna che permette trattamenti mirati, riducendo il rischio di recidiva e preservando i tessuti circostanti.
La Radioterapia Oncologica Gemelli ART dispone di un Servizio di Radioterapia dove sono i macchinari per la cura radioterapica, un DH dove viene erogata la terapia sistemica concomitante, ove necessaria, ed un reparto di degenza riservato al trattamento delle pazienti con fragilità.
Durante il trattamento le pazienti saranno sottoposte a visite periodiche per il monitoraggio degli eventuali effetti collaterali delle terapie erogate.
Al termine del trattamento radiante, le pazienti saranno rivalutate periodicamente in ambulatori di follow up dedicati.
Durante l’intero percorso all’interno della Radioterapia Oncologica del Gemelli ART le pazienti verranno seguite da un team di radioterapisti esperti nella patologia onco-ginecologica.
Qual è il percorso clinico-assistenziale offerto dal Gemelli ART?
Il Gemelli ART offre un percorso clinico-assistenziale completo e altamente specializzato per le pazienti affette da tumori ginecologici, con l’obiettivo di garantire un’assistenza personalizzata e integrata.
Percorso di Cura Completo
Ambulatorio per la gestione delle terapie di supporto, che si occupa di monitorare e trattare gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici;
Servizio di psico-oncologia, che offre un sostegno dedicato per affrontare l’impatto emotivo e psicologico della malattia;
Progetto “Radioterapia Amica Mia” pone al centro l’umanizzazione delle cure, garantendo un approccio attento ai bisogni personali delle pazienti;
Ambulatorio di Oncofertilità, qui le pazienti possono ricevere consulenze specialistiche per preservare la fertilità prima di intraprendere trattamenti oncologici che potrebbero comprometterla;
Progetto Apache, che si distingue per la sua attenzione alla salute pelvica e alla riabilitazione, assicurando un supporto completo anche nella gestione delle conseguenze a lungo termine delle terapie.
Approccio Multidisciplinare
Uno degli aspetti più innovativi del Gemelli ART è la riunione settimanale del Multidisciplinar Tumor Board, che si tiene ogni martedì. In questa occasione, un’équipe multidisciplinare composta da Radioterapisti Oncologi, Ginecologi Oncologi, Radiologi, Medici Nucleari e Psico-oncologi si riunisce per discutere i casi clinici di nuova diagnosi o in corso di trattamento. Questo approccio collaborativo consente di definire il percorso diagnostico-terapeutico ottimale per ciascuna paziente, in base alle sue specifiche esigenze.
Infine, il centro dispone di un Ambulatorio di Prime Visite dedicato alla patologia ginecologica. Sono attivi quattro ambulatori settimanali nei giorni di martedì, giovedì e venerdì, in cui le pazienti possono accedere sia a prime visite per impostare il percorso terapeutico, sia a visite di follow-up per monitorare l’efficacia dei trattamenti e la loro evoluzione.
Un Team Dedicato
Il trattamento dei tumori ginecologici è gestito da un team altamente qualificato composto da:
- Prof.ssa M.A. Gambacorta
- Dott.ssa R. Autorino
- Dott.ssa M. Campitelli
- Dott.ssa V. De Luca
- Dott.ssa R. Giannini
- Dott.ssa R.M. Rinaldi
- Dott.ssa V. Lancellotta
Quali sono le tecnologie di cura offerte dal Gemelli ART?
Al Gemelli ART, le pazienti con tumori ginecologici possono beneficiare di tecnologie all’avanguardia che garantiscono trattamenti altamente precisi ed efficaci, riducendo al minimo gli effetti collaterali e preservando al meglio la qualità della vita. Nello specifico:
- MRI-Linac: Un sistema innovativo che combina un acceleratore lineare con una risonanza magnetica, consentendo di monitorare in tempo reale il tumore durante il trattamento e garantendo massima precisione nell’erogazione delle radiazioni.
- Radioterapia a fasci esterni volumetrica ad intensità modulata (IMRT/VMAT): Una tecnica avanzata che modella il fascio di radiazioni sulla forma del tumore, ottimizzando la dose erogata e riducendo al minimo l’esposizione ai tessuti sani.
- Brachiterapia (Radioterapia interventistica): Una modalità che posiziona sorgenti radioattive direttamente nel tumore o nelle sue vicinanze, permettendo di somministrare dosi elevate in modo mirato, con un impatto minimo sugli organi circostanti.
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